Sei un cittadino?

La scelta del cibo ha un significato profondo legato al prendersi cura di sé, del proprio benessere psicofisico.

Nella pausa pranzo spesso non si presta attenzione a ciò che mangiamo, presi dalla fretta e dalla fame!

Anche fuori casa è invece possibile volersi bene attraverso una sana alimentazione, in modo facile e comodo: scegliendo un pranzo sano negli esercizi commerciali che espongono il logo di Pranzo Sano Fuori Casa,

Possiamo trovarli nelle città e paesi toscani, vicino al posto di lavoro, alla scuola o all'Università.

Il cuore di Pranzo sano nella vetrina del bar, della tavola calda o della trattoria indica che lì, se vogliamo, potremo mangiare cibi appetitosi e non pesanti. Piatti, insalate e panini preparati in modo semplice, con prodotti freschi di stagione, a filiera corta. Con la scommessa di coniugare la leggerezza al gusto.

E tu? Cosa mangi nella pausa pranzo?

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Domande frequenti

Vuoi saperne di più sulla nutrizione ideale per stare in salute e  su corretti stili di vita? Leggi le risposte del nutrizionista alle domande più ricorrenti.

In questa sezione puoi trovare una serie di risposte fornite da alcuni professionisti delle  Aziende USL 11 di Empoli e 12 di Viareggio alle domande che più frequentemente vengono  poste all'attenzione degli esperti nutrizionisti. Sono elaborate in modo da fornire informazioni utili a tutti.
Gli argomenti trattati afferiscono a principi generali su alimenti e educazione alimentare e consigli per dimagrire o non ingrassare.

Quale regime alimentare seguire quando, per cause di lavoro, si faccia poco movimento stando molto seduti o molto tempo in piedi?

Ci sono dei principi generali ma occorre tenere presente che ogni principio e ogni consiglio deve essere calato in una specifica condizione.
Quando il lavoro è sedentario e per sedentario si intende anche il lavoro che necessita di stare in piedi senza però particolari sforzi, i consigli potrebbero essere:
1) seguire le indicazioni generali che sottolineano di mangiare in modo vario, evitando il classico panino di corsa;
2) cercare di assumere i pasti distribuendoli almeno in una colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena senza saltarli;
3) inserire ad ogni pasto alimenti ricchi di fibre (verdura o integrali) in modo da permettere al suo intestino di essere comunque in attività anche se con poco movimento;
4) bere almeno un litro e mezzo di acqua distribuendola in tutta la giornata;
5) cercare di utilizzare poco sale nel condire gli alimenti e sceglierlo del tipo iodato;
6) non assumere cibi ricchi di grassi o troppo elaborati che necessitino di una digestione lunga;
7) preferire i piatti unici es insalate di riso, che siano equilibrate nella loro composizione e che contengano perciò sia una quota di carboidrati complessi, di proteine e una giusta quota di grassi (oli) vegetali, oltre a fibre e sali minerali
8) inserire un frutto o uno yogurt come spuntino/merenda che completi senza appesantire l'apporto degli altri nutrienti (ed vitamine e calcio...)
La frutta è ricca di flavonoidi e antiossidanti che rinforzano le pareti dei vasi e prevengono la classica stasi degli arti inferiori che porta a gonfiore-edema alle gambe,  specie d'estate in chi sta molto in piedi;
Non dare per scontato che la sua giornata sia per forza statica ma utilizzare e sfruttare tutte le possibilità per mantenere uno stile di vita attivo (fare le scale, posteggiare la macchina lontano dal lavoro e arrivarci a piedi, ecc) e comunque cercare di trovare un po’ di tempo (basterebbero 30 minuti al giorno) da dedicare a qualche passeggiata che avrebbe tra l'altro effetto rilassante se trascorre la sua giornata di lavoro chiusa in un locale.

Mangiare la pasta tutti i giorni fa ingrassare?

La pasta è costituita da carboidrati complessi (amido). Le linee guida per una sana alimentazione consigliano l'assunzione più volte al giorno (5-7 porzioni) di alimenti a base di carboidrati quali i cereali (riso, couscous, farro) e il pane. Quindi il consumo di pasta, specie se integrale è consigliata anche quotidianamente e non fa ingrassare di per sé, nel senso che apporta calorie come gli altri alimenti. E’ importante fare attenzione alla quantità e alla preparazione: i condimenti utilizzati possono trasformare un piatto leggero e saziante in uno molto calorico. Quindi la pasta può essere consumata tutti i giorni, in quantità moderata (un piatto non colmo), condita in modo semplice, meglio con le verdure.

Inserire nell'alimentazione giornaliera il consumo di noci può essere controindicato per l'apporto calorico che determina la frutta secca ma può portare vantaggi di salute (ad esempio limita la formazione del colesterolo). Come conciliare i due aspetti

Dalle "Tabelle di Composizione degli alimenti" dell'INRAN si rileva che il contenuto calorico delle noci è di ben 689 kcal per 100 gr. Solitamente la frutta secca è più calorica proprio perchè il rapporto polpa/acqua è sensibilmente più alto. Le noci sono un ottimo alimento e in questi ultimi anni sono state rivalutate perchè ricche di nutrienti importanti quali sali minerali, vitamine fibre e grassi. In particolare, i grassi di tipo mono e polinsaturi sono estremamente importanti in quanto apportatori di acidi grassi omega 6 e omega 3 i cui livelli di assunzione raccomandati secondo i LARN dovrebbero essere mediamente intorno ai 5 g e 1 g rispettivamente. Contenendo inoltre antiossidanti ed essendo prive di colesterolo possiedono azione anti-aterosclerotica e possono aiutare nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Quindi, a patto che il soggetto non sia in notevole sovrappeso, una porzione (c.a 3-4 noci) al giorno magari lontano dai pasti, può essere consigliata.

Vorrei sapere, al di là delle mode commerciali, quali sarebbero i pesci più adatti per una dieta sana ed equilibrata. Magari anche senza andare a pescare troppo lontano. Mi viene da pensare che per esempio il salmone possa essere egregiamente sostituito da qualche altro pesce nostrano, oppure che certe specie tanto decantate dai venditori non siano poi così pregiate qualitativamente (vedi Pangasio o altro di moda adesso)

Dal punto di vista nutrizionale il pesce possiede un buon contenuto in proteine ad alto valore biologico (dal 15 al 20% del peso) e più digeribili di quelle della carne. Tra le varie tipologie di pesce quelli a più basso tenore di grassi (che comunque sono polinsaturi e dunque possiedono azione protettiva per il sistema cardiovascolare e non solo) possiamo ricordare il merluzzo, il nasello, la sogliola, la spigola, l'orata, la trota, il palombo. Alcune caratteristiche nutrizionali cambiano anche tra il pesce selvaggio e quello allevato, variando il grasso presente nella massa muscolare; ad esempio in orate e branzini allo stato brado il grasso non supera il 2-3 % contro anche il 10% di quelli allevati. Nella dieta mediterranea occupa un posto d'onore il "pesce azzurro" che comprende tonno, alici, sardine, sgombro ecc. Questi pesci, prevalentemente di piccola taglia, sono caratteristici dei nostri mari ed hanno solitamente prezzi anche più economici, pur possedendo caratteristiche nutrizionali molto interessanti come contenuto in lipidi ricchi in omega 3, proteine, sali minerali come calcio, fosforo, iodio e selenio e vitamine quali Niacina, B12, D ed E. Direi che per una dieta sana ed equilibrata i pesci sopra riportati dovrebbero essere presenti almeno 2 volte nell'arco della settimana.

Vorrei chiederle se è giusto sgarrare solo una volta alla settimana, mangiando in modo corretto 6 giorni su 7?

La vorrei rassicurare: se si mangia in modo equilibrato 6 giorni su 7 ci si può permettere di assumere delle preparazioni maggiormente elaborate o più ricche di grassi e zuccheri una volta alla settimana. D'altra parte per star bene è necessario conciliare i principi di una corretta alimentazione con i nostri gusti e preferenze personali. Le raccomando di non dimenticare comunque l'assunzione di verdura che contribuisce alla regolazione dell'assorbimento dei vari nutrienti e di ricordarsi di praticare costantemente della attività fisica.

Ho 62 anni circa e sono pensionato amante dell'esercizio fisico. Quasi tutte le mattine mi faccio un bella camminata a passo svelto per almeno mezz'ora, preferibilmente in una zona di campagna. Mangio di tutto, pasta solo tre volte la settimana, perché è un alimento che mi piace poco, molta verdura cotta e cruda, frutta di stagione. Al mattino un caffè con pochi biscotti o pane.Mangio spesso fuori pasto e mi piace molto il formaggio che mangio spesso anche da solo senza pane, e i dolci, cioccolato ecc... Alla sera spesso mangio dopo cena, nelle ore tarde mentre sto leggendo un libro. Penso che questa mia alimentazione non sia molto corretta e vorrei un suo consiglio.

La sua mail, almeno nella parte iniziale, è ricca di buone regole: camminata di mezz'ora in campagna tutte le mattine, assunzione di molta verdura e frutta di stagione, pasta tre volte la settimana, buona anche la colazione. Il problema sta però nella seconda parte del suo scritto, dove inserisce una serie di comportamenti associati ad assunzione di alimenti che lei stesso sembra sapere non essere adeguati. Non conosco il suo peso e la sua altezza e dunque mi è difficile quantificare l'assunzione per lei ideale di uno o dell'altro alimento, comunque le posso sottolineare che Fuori pasto può mangiare un frutto, il formaggio non andrebbe assunto più di due volte la settimana, i dolci e il cioccolato sporadicamente e preferibilmente dopo una porzione di verdura, e non è corretto mangiare dopo cena visto che dopo va a letto e non ha modo di utilizzare positivamente quelle calorie ingerite. La sera mentre legge potrebbe piuttosto prendere una tisana.

Sono una donna di 56 anni, faccio poca attività fisica e vorrei perdere qualche chilo. Sono alta 1,62 e peso circa 60 kg. Vorrei poter seguire una dieta che mi consenta una cucina veloce e che mi permetta di non eliminare del tutto i formaggi e concedermi, qualche volta, qualche dolce, perché altrimenti non riuscirei a seguirla. Potrei abbinare qualche passeggiata al tapis-roulant che ho in casa e/o qualche passeggiata in più

Gentile utente rispetto quello che mi chiede le direi di:

1) fare uso di piatti unici, che associando e integrando più alimenti velocizzano in maniera equilibrato il momento del pasto. Essi possono essere: pasta e legumi, un primo di pasta integrale con un condimento alla carne o al pesce, polenta con sugo di carne, insalatona con tonno o mozzarella e mais o legumi, etc.
2) Ogni tanto può sostituire uno spuntino, che abitualmente potrebbe fare con un frutto o uno yogurt o una barretta ai cereali, con un dolce o una fetta preferibilmente fatto in casa.
3) Sarebbe fondamentale se lei potesse abbinare circa 30 minuti al giorno di passeggiate o altra attività aerobica come tapis roulant o cyclette etc.
Le comunico, infine, che visti i suoi dati antropometrici lei risulta in perfetto normopeso.

Sono una studentessa universitaria alta 1,58 metri per 50/51 kg; il mio stile di vita è abbastanza sedentario e stressante in quanto sto seduta in università a studiare per circa otto ore al giorno. Non seguo una dieta ma cerco di mantenere un'alimentazione corretta. La colazione la ritengo "sacra" assumo dello yogurt naturale magro con frutta fresca e cereali, succo di frutta e due biscotti secchi con un velo di marmellata o miele. Questo pasto mi permette di arrivare fino al pasto successivo (verso le 13) senza assumere più nulla se non un succo di frutta. Per pranzo sono sempre fuori casa mi concedo una breve pausa di 30 minuti nella quale mangio dell'insalata con pomodori o carote e una mela. Non assumo più nulla fino all'ora di cena (19 e 30) dove solitamente consumo cibi vari (alcune sera pasta, altre carne, ma mai primo e secondo); solo ogni tanto mi concedo qualche peccato di gola!

Il suo Indice di Massa Corporea risulta di 20 e dunque nel normopeso. Condivido il concetto che la colazione sia sacra ed è corretta quella che attualmente segue. Riguardo il pranzo, con il fatto che è all'università a studiare, inserirei una fonte di carboidrati complessi come una fetta di pane o un pacchettino di crackers o una manciata di legumi e inserirei nell'insalata anche una parte di proteine come una fetta di carne o pesce o pezzetti di prosciutto cotto o ad es. una mezza mozzarella. Non salterei la merenda inserendovi un frutto o una barretta ai cereali. Per cena insieme ai secondi non tralasci un contorno di verdura e una fetta di pane anche integrale.

Dovrei perdere qualche chilo, ma ogni volta che ci provo ho difficoltà, a causa di un continuo "mangiucchiare" fra un pasto e l'altro e sopratutto al termine dei pasti, secondo Lei come posso rimediare a ciò?

Per evitare di mangiucchiare fra un pasto e un altro è importante seguire una corretta distribuzione dei pasti durante la giornata. La nostra giornata alimentare deve prevedere tre pasti principali: colazione , pranzo e cena, intervallati da tre spuntini: metà mattina, metà pomeriggio e dopo cena. Con questo sistema si evita di arrivare al pasto successivo troppo affamati e di conseguenza si riesce a contenere la voglia di mangiare. E' chiaro che gli spuntini non devono essere troppo ricchi in calorie e in grassi, le consiglio pertanto di assumere agli spuntini o un frutto o uno Yogurt o un pezzo piccolo di schiacciata.
Nel caso in cui nonostante gli spuntini desideri ancora mangiare scelga come spezzafame della verdura cruda: carote, sedano, finocchio la aiuteranno a eliminare la sensazione di fame pur fornendo un apporto calorico molto basso (sono assolutamente da evitare dolciumi, formaggi, salumi e frutta secca).
Possono essere utili altri accorgimenti quali cercare di trovare attività alternative e piacevoli alla voglia di mangiare: prepararsi una tisana o un tè, telefonare a un'amica, uscire a fare due passi ,leggere etc... che aiutano a superare la fase 'critica' .
Allo stesso modo è utile non rimanere a lungo a tavola ma è bene sparecchiare subito dopo aver mangiato e concedersi dopo un te o una tisana accompagnata da 2-3 biscotti secchi tipo marie. Un'ultima raccomandazione è quella di fare attenzione a cosa si compra quando si fa la spesa evitando di tenere in casa gli alimenti da evitare che abbiamo sopracitato.

Ho 24 anni e non riesco a perdere peso. Non so più che fare vado a correre quasi ogni giorno per circa mezz'ora anche se mi fermo spesso perché mi stanco, ma con tutto ciò continuo a camminare non appena riprendo fiato ricomincio a correre, ma niente. Al posto della pasta a pranzo avevo il riso ed ho tolto pure quello. Non ho più stimoli a proseguire questa dieta e non so più che fare.

Come prima cosa mi verrebbe da dirle che andrebbero rivalutate nel contesto anche altre condizioni come lo stile di vita generale, la quantità e la qualità delle sue assunzioni alimentari. Quando si elabora una dieta,specie se pesata, si cerca di contestualizzarla al momento presente; per questo una dieta non va bene per tutti e lo stesso schema potrebbe non andare bene per la stessa persona in tempi successivi. E' un po' come un vestito che viene sempre più tagliato su misura. E’ inoltre utile sapere se lo schema dietetico è stato da lei seguito completamente o si è permessa alcuni sgarri. A volte le cose di cui tenere conto sono piccoli accorgimenti che però nel tempo fanno l  differenza. Tenga presente anche che prima del ciclo mestruale c'è spesso un aumento di peso dovuto a ritenzione idrica. E' comunque difficile dare consigli specifici visto che non conosco la sua altezza e il suo stile di vita ad esempio la sostituzione della pasta con il riso o altro, andrebbero viste nel contesto della dieta stessa,non si può dire se tale scelta è giusta o sbagliata in assoluto. E' certamente consigliabile variare le scelte nel corso della settimana e dunque alternare gli alimenti e non dimenticarsi degli spuntini. Sempre in generale possiamo dire che ci sono alimenti da limitare ed altri da consumare più tranquillamente (vedi sotto); bisogna poi fare attenzione ai condimenti e al sale:
Alimenti consigliati: Pane e pasta integrale, verdura di stagione, frutta di stagione ad eccezione di quella sconsigliata. Tutti i tipi di pesce, carni magre, legumi, uova, prosciutto crudo magro, bresaola, speck, tacchino arrosto, ricotta, mozzarella, stracchino, latticino spalmabile. Pizza (composta, solo da farina, lievito e sale)
Alimenti sconsigliati (perché ad alta densità energetica e quindi molto calorici):
aperitivi, bevande alcoliche (vino, birra, superalcolici) o commerciali (aranciata, gazzosa, cola) zucchero, dolcificanti, miele dolci o gelati o cioccolata o caramelle burro, margarina, grassi animali salumi tipo mortadella ad eccezione di prosciutto crudo,  bresaola e speck formaggi ad eccezione di ricotta, mozzarella e stracchino frutta: banane, fichi, uva, cachi, melagrana, cocco, frutta secca, candita, sciroppata, castagne.
Mi riferisce inoltre che quando corre dopo poco deve fermarsi, questo forse vuol dire che non era tanto abituata al movimento. Come vede ci sono tanti elementi da valutare.

Sono un uomo di 46 anni alto m. 1,81 di 84 Kg. di peso, ho un lavoro che mi costringe a ritmi sedentari (2 ore di macchina ed almeno 9 ore al giorno di scrivania). Settimanalmente riesco ad andare in palestra per un po' di attività cardio ed un po' di addominali solo una volta. Con quale alimentazione potrei contenere il mio giro vita e la mia pancia che sono le uniche parti a divenire immediatamente "fuori forma", è vero che devo limitare molto i carboidrati ed aumentare il consumo di proteine assumendo carni?

Un dato importante insieme a quelli che mi ha inviato sarebbe valutare la sua “circonferenza vita” che dovrebbe essere inferiore a 102 cm. Dai suoi dati relativi a peso e altezza si deduce che il suo Indice di Massa Corporea è di 25,64 valore che evidenzierebbe una condizione di leggero sovrappeso. Riguardo lo stile di vita, che giustamente definisce sedentario, al di là della palestra che effettua una volta alla settimana, dovrebbe puntare più su una attività basale e cioè sfruttare tutte le occasioni che può avere nel suo quotidiano per fare movimento. Cerchi inoltre di fare 30 min. al giorno di passeggiate a passo un po’ svelto e di limitare l'uso dell'auto e dell'ascensore ogni volta che può. Anche il sabato e la domenica possono essere giorni utili per fare un po’ di attività fisica come una passeggiata a passo sostenuto di almeno 30 minuti. Riguardo l'alimentazione non è corretto “limitare molto” i carboidrati. Quello che dovrebbe diminuire sarebbe l'assunzione degli zuccheri semplici come saccarosio (glucosio e fruttosio) e fruttosio (usati come dolcificanti) semmai ne facesse uso. Ma è importante che ci sia una equilibrata assunzione dei carboidrati complessi (gli amidi) che ritroviamo in pane e pasta e similari. Tra l'altro questi carboidrati mantengono a lungo il senso di sazietà mantenendo la glicemia costante nel tempo e producendo l'energia che le serve. Quindi è opportuno limitare molto o escludere dalla dieta i dolci e gli zuccheri mentre è corretto assumere una giusta quantità di pane e pasta (meglio integrale). La quantità media è di circa 80 gr di pasta e 120 di pane al giorno.

In sintesi:
• Consuma quotidianamente più porzioni di ortaggi e frutta fresca, e aumenta il consumo di legumi sia freschi che secchi, avendo sempre cura di limitare le aggiunte di oli e di grassi, che vanno eventualmente sostituiti con aromi e spezie.
• Consuma regolarmente pane, pasta, riso ed altri cereali (meglio se integrali), evitando di aggiungere troppi condimenti grassi.
• Quando puoi, scegli prodotti ottenuti a partire da farine integrali
 Modera il consumo di alimenti e bevande dolci nella giornata,
• Tra i dolci preferisci i prodotti da forno della tradizione italiana, che contengono meno grasso e zucchero
• Utilizza in quantità controllata i prodotti dolci da spalmare sul pane o sulle fette biscottate (quali marmellate, confetture di frutta, miele e creme)
Le proteine hanno la funzione di intervenire in vari altri processi e dunque la loro assunzione è sempre importante in quantità di circa 1 g/kg di peso corporeo ma senza eccedere per non sovraccaricare il rene.
Cerchi di inserire nella sua giornata alimentare un paio di spuntini a base di frutta e di fare pasti non troppo elaborati inserendovi sempre la verdure

Cosa devo sapere prima di iniziare una dieta?

Se pensi di iniziare una dieta o comunque un programma di perdita di peso devi sapere alcune cose importanti.
1) Alcuni momenti della vita non sono i più adatti per mettersi a dieta, salvo diversa indicazione medica. Quali?
- gravidanza, allattamento
- periodi di particolare stress psicofisico
- presenza di malattie in fase acuta o fase di convalescenza
- età avanzata
- depressione

2) Nessun intervento sul proprio stile alimentare è esente da rischi: diete eccessivamente povere di calorie o sbilanciate in nutrienti possono infatti determinare dei gravi effetti sulla salute dell’intero organismo e, paradossalmente, rappresentare la prima causa del successivo recupero dei chili così faticosamente perduti.

3) Affrontare cambiamenti delle proprie abitudini alimentari è prima di tutto un impegno psicologico ed emotivo, considerato che il cibo non è solo nutrimento del corpo, ma anche dell’anima: è legato profondamente ai ricordi, alle emozioni, alle proprie radici etniche e familiari.

4) Oggi è superato il concetto di “dieta dimagrante” intesa come semplice prescrizione dietetica basata esclusivamente sul calcolo calorico, sul ricorso alla pesatura degli alimenti e su ricette preimpostate. E’ provato infatti che più del 90% delle persone che intraprendono una dieta senza intervenire sullo stile di vita non riescono a mantenere i risultati raggiunti a lungo termine.

5) Come quando si deve partire per un lungo viaggio, anche in questo caso bisogna scegliere il momento giusto e, cosa importantissima, sentirsi fortemente motivati a partire, consapevoli che la meta scelta è importante prima di tutto per sé stessi.

In ogni caso è opportuno consultare un medico esperto di nutrizione ed evitare il fai da te!

Come posso sapere se sono in sovrappeso?

Spesso si pensa che sia sufficiente solamente conoscere il proprio peso per capire se si ha bisogno o meno di intraprendere una dieta.
In realtà il parametro da valutare per definire lo stato nutrizionale di una persona è l’Indice di Massa Corporea o Body Mass Index (BMI), che si ottiene dividendo il peso corporeo (espresso in Kg) per l’altezza al quadrato (espressa in metri).
BMI = peso in Kg / (altezza in m) al quadrato
Confronta il valore ottenuto con i valori riportati qui sotto ed identifica la tua categoria.

BMI CLASSE DI PESO

inferiore a 18.5 sottopeso
da 18.5 a 24.9 normopeso
da 25.0 a 29.9 sovrappeso
da 30.0 a 34.9 obesità lieve o di I classe
da 35.0 a 39.9 obesità moderata o di II classe
superiore a 40 obesità grave o di III classe

Altro elemento molto importante è la circonferenza della vita: se il valore è superiore a 96 cm per gli uomini ed a 80 cm per le donne, vi è un sensibile aumento del rischio di malattie metaboliche (es: diabete) e cardiovascolari, anche in assenza di sovrappeso.

E' vero che i grassi fanno male?

I lipidi (o grassi) sono dei costituenti fondamentali del nostro organismo e rappresentano un’importante fonte di energia (9 Kcal/g, cioè più del doppio rispetto a proteine e carboidrati). Un loro eccessivo consumo abituale costituisce però un fattore di rischio per l’insorgenza di obesità, malattie cardiovascolari e tumori.

La quantità di grassi che assicura un buono stato di salute varia da persona a persona, a seconda del sesso, dell’età e dello stile di vita: una quantità indicativa per l’adulto è quella che apporta dal 20-25% del fabbisogno calorico giornaliero.

Alcuni consigli:
1. Modera la quantità di grassi ed oli che usi per condire e cucinare. Utilizza cotture al cartoccio, forno a microonde, cottura al vapore, ecc.
2. Limita il consumo di grassi da condimento di origine animale (burro, lardo, strutto, panna, ecc.).
3. Preferisci i grassi da condimento di origine vegetale: soprattutto olio extravergine d’oliva e oli di semi.
4. Usa i grassi da condimento preferibilmente a crudo ed evita di riutilizzare i grassi e gli oli già cotti.
5. Non eccedere nel consumo di alimenti fritti.
6. Mangia più spesso il pesce, sia fresco che surgelato (2-3 volte a settimana).
7. Tra le carni, preferisci quelle magre ed elimina il grasso visibile.
8. Se ti piacciono le uova ne puoi mangiare fino a 4 per settimana, distribuite nei vari giorni.
9. Se consumi tanto latte, scegli preferibilmente quello scremato o parzialmente scremato, che comunque mantiene il suo contenuto in calcio.
10. Tutti i formaggi contengono quantità elevate di grassi: scegli comunque quelli più magri, oppure consumane porzioni più piccole.
11. Se vuoi controllare quali e quanti grassi sono contenuti negli alimenti, leggi le etichette.

Le bevande alcoliche fanno ingrassare?

Ricorda che tutte le bevande alcoliche apportano calorie: se sei sovrappeso od obeso e vuoi dimagrire, il consumo di alcol rappresenta quindi un ostacolo al raggiungimento del tuo obiettivo. Una Unità Alcolica (U.A.), corrispondente a circa 12 g. di etanolo, è contenuta in un bicchiere piccolo (125 ml) di vino di media gradazione, o in una lattina di birra (330 ml) di media gradazione o in una dose da bar (40 ml) di superalcolico. L’equivalente calorico di una U.A. è di 84 Kcal.
Se desideri, puoi consumare al massimo 2 U.A. al giorno se sei un uomo e 1 U.A. se sei una donna, meglio durante i pasti. Quantità superiori, oltre al carico calorico, causano un aumento della pressione arteriosa.
Astieniti dal consumare bevande alcoliche se devi guidare o fare uso di macchinari pericolosi. Evita o riduci il consumo di alcolici se assumi medicinali (salva esplicita autorizzazione medica).

Vorrei alcune informazion isulle etichette nutrizionali.

L’etichetta nutrizionale fornisce informazioni che riguardano il contenuto calorico e nutrizionale dei prodotti alimentari e costituisce perciò un aiuto nel compiere scelte alimentari equilibrate per un’alimentazione sana e bilanciata.
L’etichetta nutrizionale è obbligatoria solamente nei casi in cui gli alimenti vengano commercializzati vantando particolari caratteristiche nutrizionali che costituiscono un effetto benefico per la salute; negli altri casi è del tutto facoltativa. 
Il modello più semplice di etichetta nutrizionale prevede che vengano riportate informazioni sul contenuto calorico (espresso in Kcal o Kjoule) e sulla composizione in nutrienti (glucidi o zuccheri, lipidi o grassi e protidi o proteine) del prodotto che stiamo acquistando. 
In genere le informazioni sono riferite sia a 100 gr di prodotto solido (o 100 ml se si tratta di un liquido) che per “pezzo” (ad esempio per biscotto).
Etichette nutrizionali più dettagliate riportano anche il contenuto in zuccheri semplici, in grassi saturi, in acidi grassi mono e polinsaturi, in colesterolo, in fibre, in sodio o qualsiasi altro minerale o vitamina presenti, se il produttore sceglie volontariamente di fornire tali informazioni.
Le informazioni relative a vitamine e sali minerali vengono indicate come percentuale dell’Apporto Giornaliero Raccomandato (RDA – Recommended Daily Allowance) che rappresenta una stima del fabbisogno giornaliero di quello specifico nutriente per un adulto sano.

La lettura dell’etichetta nutrizionale può diventare, oltre al prezzo, un importante metro di confronto fra un prodotto e l’altro, fornendo al consumatore uno strumento in più per operare con consapevolezza le proprie scelte alimentari.

Vorrei sapere qualcosa sugli zuccheri.

Il sapore dolce è legato ad una serie di sostanze sia naturali che artificiali. Quelle naturali
appartengono per lo più alla categoria dei carboidrati semplici o zuccheri (i carboidrati complessi, come l’amido, sono privi di sapore dolce).
Lo zucchero comune (saccarosio) si ricava per estrazione sia dalla barbabietola che dalla canna da zucchero, che ne rappresentano le fonti più ricche. È presente naturalmente nella frutta matura e nel miele, che contengono anche fruttosio e glucosio. Il latte contiene un altro zucchero, il lattosio. Il maltosio è uno zucchero presente in piccole quantità nei cereali. Gli zuccheri semplici dovrebbero essere consumati come fonti di energia per l’organismo, nei limiti del 10-15% dell’apporto calorico giornaliero.
Alcuni consigli:

1. Modera il consumo di alimenti e bevande dolci nella giornata, per non superare la quantità di zuccheri consentita.
2. Tra i dolci preferisci i prodotti da forno della tradizione italiana, che contengono meno grasso e zucchero e più amido, come ad esempio biscotti, torte non farcite, ecc.
3. Utilizza in quantità controllata i prodotti dolci da spalmare sul pane o sulle fette biscottate (quali marmellate, confetture di frutta, miele e creme).
4. Limita il consumo di prodotti che contengono molto saccarosio, e specialmente di quelli che si attaccano ai denti, come caramelle morbide, torroni, ecc. Lavati comunque i denti dopo il loro consumo.

Perché partecipare al Progetto “Pranzo Sano Fuori Casa”, quali vantaggi ho come ristoratore?

In Toscana almeno 600.000 persone consumano abitualmente il pranzo fuori casa. Mangiare sano è importante per mantenere una buona forma fisica e uno stile di vita salutare. Pranzo sano fuori casa è un’ iniziativa regionale per aumentare la possibilità per chi mangia fuori casa di consumare un pasto gustoso, bilanciato dal punto di vista nutrizionale e di qualità.

Le opportunità per i ristoratori sono molteplici:
•    guida alla creazione di nuove proposte gastronomiche attente ai bisogni di salute e di gusto dei tuoi clienti
•    offrire la possibilità, attraverso una campagna regionale di comunicazione, di raggiungere potenziali clienti attratti dall'offerta salutistica del locale
•    dà l'opportunità di mettere in gioco professionalità e creatività per garantire piatti gustosi oltre che sani
•    aumenta la visibilità attraverso una campagna regionale di comunicazione, segnalazione del locale in un elenco pubblicato sul sito web del progetto, allestimento del locale con vetrofania, locandina, cartello in vetrina. Incontri informativi volontari e gratuiti, tenuti da chef in collaborazione a  esperti di nutrizione
•    materiale informativo per i clienti e gadget.

Come offrire un Pranzo sano fuori casa
Occorre rispettare le indicazioni nutrizionali contenute nelle linee guida:
•    offrire ai propri clienti un pasto vario, gustoso ed equilibrato; privilegiare prodotti di produzione locale, utilizzando frutta e verdura di stagione e  alimenti preferibilmente freschi;
•    preparare piatti, insalate e panini in modo semplice, nel rispetto della tradizione gastronomica toscana

Come aderire
Aderire al progetto non comporta il versamento di alcuna somma di denaro, né l'adesione ad associazioni.
Per aderire registrati al sito e compila il profilo della tua azienda, oppure contatta i referenti di Confcommercio o Confesercenti della tua provincia di appartenenza. Il referente risponderà a tutte le tue domande ed eventualmente ti invierà il materiale informativo.

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